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Perché l’equipaggio di Luna Rossa ha due timonieri?

Luna Rossa ha un equipaggio con due timonieri: Francesco, Checco, Bruni e James Spithill. Gli altri equipaggi dei team impegnati nella 36a Coppa America hanno un timoniere e un flight controller, letteralmente il controllore di volo: chi controlla i foil. Da una parte avere due persone che ricoprono lo stesso ruolo può essere un problema. Di sicuro crea difficoltà perché, per esempio, è necessario che i due timonieri abbiano allo stesso momento le medesime informazioni che, per esempio in virata, devono essere portate a entrambe le persone contemporaneamente. 

 

 

Spithill e Bruni, i due timonieri di Luna Rossa

Uno dei due timonieri di Luna Rossa, il 42enne australiano di nascita, ha affermato che questo ruolo sdoppiato garantisce una crescita più veloce. Nelle barche “normali”, ha spiegato Spithill, uno timona e l’altro pensa ai foil o si occupa della tattica, così la barca si sviluppa solo sulle richieste di una persona. In questo caso devi condividere con una seconda persona e ciò favorisce lo scambio di opinioni tra i due timonieri. Avere chi sta alla ruota e “controllore di volo” che si alternano nei due ruoli contribuisce a migliorare anche le rispettive debolezze dei due timonieri e a condividere i rispettivi punti di forza. Per molti sarebbe più ovvio vedere un timoniere e un controllore del foil, su Luna Rossa sono convinti del contrario. 

 

 

La scelta di Luna Rossa nasce dalla velocità

Francesco Bruni, il secondo inter pares dei due timonieri è mancino e ha spiegato che finché è a sinistra, sul lato in cui regola i comandi del foil con la mano sinistra non ha problemi. Sull’altro lato, navigando quindi con mure a dritta, avrebbe fatto molta più fatica. E aggiunge il timoniere palermitano in un’intervista rilasciata a Michele Tognozzi su Fare Vela, che gli AC75: «Sono anche maneggevoli, in virata non scendiamo mai sotto i venti nodi, il che rende possibile una match race autentico: coperture, manovre d’attacco o di difesa. Non c’è tempo di pensare e il timoniere deve fisicamente decidere e agire in prima persona, proprio come su un Laser. Non c’è tempo di ricevere un input separato per prendere una decisione… muovere una persona in più comporta dei ritardi che noi crediamo di aver evitato con la nostra soluzione. Soprattutto nel prestart ciò ci può dare un vantaggio importante».

 

 

Quattro mani sulla ruota: pro e contro

D’altra parte, avere due timonieri, non è indolore. Conclude il Checco nazionale: «Il lato negativo può essere che appena riprendi in mano la ruota perdi magari qualche secondo di sintonia con il mezzo e la velocità di quel momento. Ma crediamo che i lati positivi siano maggiori di quelli negativi». Inoltre con questo doppio ruolo il timoniere in fase “flight controller” può permettersi di guardare più intorno, diventando quel tattico che sulle altre barche non c’è. Anche nelle comunicazioni di bordo trasmesse durante le regate si sentono i due timonieri darsi indicazioni in questo senso a seconda delle mure con cui stanno navigando: Bruni timona mure a sinistra e Spithill mure a dritta. E ulteriore elemento che ha portato Luna Rossa a optare per questa soluzione è che si evita di avere gente che cambia lato in virata e in strambata: condizione che aiuta molto la pulizia della manovra, specialmente se chi deve spostarsi è obbligato ad arrancare contro un vento apparente più vicino ai 100 km/h che ai 50. Avete mai provato a mettere tutto il braccio fuori dal finestrino della macchina viaggiando al limite che il codice della strada impone sulle statali? (nota per i distratti: è 90 km/h).

 

 

Timonieri doppi, doppio ordine in coperta!

Di sicuro meno gente si muove e meno c’è possibilità che qualcuno finisca in mare (successe a Bermuda sugli AC45 quando il timoniere e skipper di Artemis Nathan Outteridge finì fuoribordo durante una regata contro Emirates Team New Zealand). Come ricorda lo stesso Outteridge: «…e se perdi il timoniere non solo non vinci, ma non finisci manco la regata». Non che in un match race la differenza sia molta, però non è mai bello non poter tagliare la linea d’arrivo.

La scelta di avere due timonieri sarà stata vincente in assoluto? Lo vedremo presto: le 13 prove della finale sono vicine. La Prada Cup sarà assegnata a chi tra Luna Rossa e Ineos vincerà per primo sette regate a partire dal prossimo 13 febbraio. Un passaggio fondamentale per andare a sfidare Emirates Team New Zealand, il defender e provare a portare via la Coppa America

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