Navigazione in notturna: le regole e i consigli per andar per mare sotto le stelle

Dall’organizzazione dei turni alle dotazioni di sicurezza, quanto serve in barca dopo il tramonto

Capita che le cose più belle siano anche quelle meno facili. O comunque da non prendere troppo alla leggera. Come la navigazione in notturna. Parliamo infatti di un’esperienza splendida da affrontare con attenzione, senza inutili paure ma con la dovuta prudenza e quel pizzico di buon senso che non guasta mai. E che, anziché limitare il piacere di questa avventura, lo rende anzi perfetto, mettendo al riparo dai rischi e dall’ansia a questi connessa.

Chi l’ha già provata sa di che cosa trattiamo. Sa della magia del cielo stellato, del silenzio e della diversa percezione dello spazio tutto intorno. Per non parlare del piacere di sentirsi realmente soli con noi stessi e il mare, in un rapporto che in quel momento percepiamo davvero come assoluto. Potremmo proseguire ancora per molto con la descrizione delle emozioni legate alla navigazione in notturna, ma siamo certi che ognuno di voi avrebbe comunque ancora molto da aggiungere, pescando dal proprio bagaglio di esperienze.

Piacere e sicurezza: due lati di una stessa medaglia

Meglio dunque ammettere subito l’impossibilità di essere esaustivi su questo fronte. E tentare invece di esserlo su quello della sicurezza. Che, a ben guardare, altro non è che l’altro lato di una stessa medaglia. Quello stesso senso di pacificante solitudine, se gestito male, potrebbe infatti portare alla paura di non sapersela cavare, senza un aiuto. Così come quel romantico buio che ci avvolge rischia di diventare un nemico se non ci consente di muoverci con la dovuta tranquillità. Per non parlare, poi, di quando la magica luce della luna viene improvvisamente offuscata dalle nuvole di una perturbazione. Imprevista ma non imprevedibile, se abbiamo consultato adeguatamente il meteo. O di quando invece gli occhi, ormai abituati all’oscurità, vengono abbagliati dal faro di un peschereccio o di una motovedetta. A queste e mille altre eventualità dovrete essere preparati e le prossime righe proveranno ad aiutarvi in questo senso.

Tutto pronto prima che scenda il buio

Innanzi tutto, se è la prima volta che affrontate questa avventura o, meglio, che la proponete a qualcuno, scegliete di farlo in condizioni ottimali, climatiche e atmosferiche. Una notte di luna con tutte le stelle belle schierate nel firmamento è certo una situazione più augurabile per chi vive la sua prima esperienza in notturna. Anche se non ci sono annuvolamenti, vento forte e piogge in vista, però, tutto deve essere messo a punto prima che scenda il buio. Parliamo sia della preparazione della barca sia del suo equipaggio.

Tra le dotazioni che devono essere assolutamente in regola citiamo innanzi tutto le luci. Ci riferiamo qui sia a quei dispositivi e accessori che aumentano la sicurezza della navigazione notturna quali i radar e i binocoli (meglio ancora se con visore notturno), sia alle stesse luci della barca, con le luci di marcia, laterali, a segnalare la nostra presenza alle altre navigazioni, quella di poppa a indicare l’orientamento dello scafo e quella di navigazione accesa in testa all’albero nel caso stiamo andando a motore. Lasciando ad altra sede la trattazione più approfondita e completa delle regole riguardanti le luci in navigazione, passiamo agli altri consigli legati alla vostra sicurezza e di chi viaggia con voi.

Meteo, rotta e documenti sotto controllo

Prima di tutto, per quanto sembri scontato, consultate il meteo. Non fatevi cogliere impreparati dal mutare del cielo e del mare e regolatevi di conseguenza. Anche senza nubi all’orizzonte, non sottovalutate le misure di sicurezza che in notturna diventano quanto mai importanti. Ricordando di occuparvene prima di salpare e, comunque, prima che cali il sole. Idem dicasi per quanto riguarda i documenti, che dovranno naturalmente essere completi e facilmente raggiungibili in caso di controlli, e lo studio accurato della rotta da tenere, compresi gli eventuali punti difficili in cui potreste incappare, secche e scogli non visibili compresi.

Parlando delle misure precauzionali in senso stretto, è importante che tutte le persone che si trovano con voi a bordo siano istruite sui sistemi di sicurezza presenti e su quanto andrà fatto in caso di emergenza. Quindi, tra i fondamentali, è fondamentale sapere dove si trova la zattera di sicurezza e come metterla in mare oltre alla collocazione delle diverse dotazioni di sicurezza. Tutte già revisionate e funzionanti, razzi di segnalazione compresi.

Turni brevi e un pasto leggero prima del tramonto

Sempre a proposito di equipaggio, il numero di persone con cui navigate è determinante per l’organizzazione della notte. L’ideale sarebbe avere una persona che vi faccia compagnia e, perché no, vi aiuti a restare svegli, sia che siate al timone sia che siate semplicemente di guardia con l’autopilota. E che i turni di veglia non superino le 3-4 ore. Questo ovviamente comporta che ci siano abbastanza persone ad alternarsi dal tramonto all’alba e che queste siano in condizioni psicofisiche per quanto possibile ottimali. Oltre a organizzare al meglio i turni, per la tranquillità e il benessere di tutti fate in modo che il pasto che precede la navigazione in notturna sia leggero e accompagnato da bevande se possibile non alcoliche. Non fate l’errore di mangiare tardi tirando in lungo con l’illusione che poi la notte sia più breve. Finireste con l’essere tutti stanchi allo stesso modo, quando invece dovreste essere vigili e attenti. Se non tutti contemporaneamente, almeno uno alla volta… Fate dunque in modo che mentre il più esperto guida o controlla la barca, chi dovrà sostituirlo o affiancarlo da lì a 3 ore possa dormire nelle condizioni migliori possibili. Senza piatti pesanti sullo stomaco o bicchieri in più a turbare il sonno.

Copritevi bene e indossate il giubbotto di salvataggio

Concentrando l’attenzione su chi è al timone o in vedetta, considerate sia l’abbigliamento sia le dotazioni di sicurezza nonché quanto potrà aiutarlo a trascorrere le ore del cuore della notte. Per quanto riguarda i vestiti, non fatevi ingannare dal caldo delle giornate estive. In barca la notte avrete comunque bisogno di coprirvi. Non solo perché l’umidità del mare si fa sentire, ma anche perché sonno e stanchezza accentuano la percezione del freddo. Copritevi bene, dunque, e fate in modo che chi dorme in dinette, pronto a sostituirvi allo scoccare del turno o in caso di bisogno, sia già nelle condizioni ideali per raggiungervi. Quindi già vestito.

Passando alle dotazioni di sicurezza in senso stretto, l’ideale sarebbe che chi naviga di notte si agganci alla lifeline: la combinazione tra imbracaturae cavo lo metterà al sicuro da drammatiche cadute in mare, di notte quanto mai rischiose oltre che, ahinoi, più probabili rispetto al giorno. Altra dotazione da non sottovalutare è il giubbotto di salvataggio, da indossare non appena si monta di guardia così da scongiurare anche le più sfortunate eventualità.

Bevande calde e snack da sgranocchiare

Non riguarda strettamente la sicurezza, ma incide sul vostro benessere e quindi anche sul corretto andamento delle operazioni anche la disponibilità di cibo e di bevande calde. Così come una cerata o comunque un abbigliamento coprente vi salva dalle botte di freddo e dal conseguente malessere, così un termos con del caffè o dell’acqua bollente per un tè o una zuppa solubile vi daranno il necessario ristoro, oltre ad aiutarvi a restare svegli e vigili. Non sottovalutate poi snack dolci e salati, confortanti al punto giusto.

Siate autonomi, non strafate e… godetevi la notte!

Sempre durante il turno in notturna tenete sempre la radio accesa per ricevere eventuali avvisi, così come ricordate, prima di partire, di consultare il meteo e di avvertire chi vi conosce dove state navigando. L’eventualità è davvero remota, ma in caso di problemi sapranno dove venire a cercarvi… Infine, fate in modo di non disturbare il sonno degli altri naviganti, tanto più se dovranno presto prendere il vostro posto. Questo significa che avrete tutto quanto abbiamo elencato a disposizione, e non dovrete quindi abbandonare la vostra postazione. Discorso quanto mai valido anche per quanto concerne le eventuali manovre. In notturna, e soprattutto se siete al timone o di vedetta da soli, riducetele al minimo indispensabile. Come dire che non dovrete solo essere coperti e dotati di tutti i generi di conforto, ma non dovrete neppure strafare. Meglio ridurre la velatura piuttosto che guadagnare qualche miglia a costo di dover chiedere supporto a chi sta riposando. Non siete in regata, avrete modo di giorno di recuperare le distanze non percorse. Per questa notte, godetevi la magia del mare sotto le stelle!

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